Oltre al TFR, ai contributi mensili (calcolati in percentuale sulla retribuzione) e al conseguente contributo a carico del datore di lavoro, gli aderenti ai fondi pensione negoziali possono scegliere di effettuare anche dei versamenti volontari una tantum.
Questi versamenti non hanno una cadenza periodica, ma vanno a incrementare ulteriormente il montante accumulato per la pensione integrativa.
In questo articolo esamineremo nel dettaglio cosa sono i contributi volontari e quali sono le procedure previste per questa specifica contribuzione nel caso di Previdenza Cooperativa.
Infine, esploreremo le ragioni per cui è consigliabile, quando possibile, effettuare dei versamenti volontari per ottimizzare la propria partecipazione al fondo pensione.
Indice dei Contenuti
Cosa sono i contributi volontari al fondo pensione?
Come anticipato, i contributi volontari al fondo pensione negoziale si aggiungono a quelli derivanti dal TFR, ai versamenti periodici calcolati come percentuale della retribuzione (con aliquota minima definita dal CCNL) e ai versamenti aggiuntivi a carico del datore di lavoro.
A differenza di questi ultimi, i contributi volontari non seguono una regolarità temporale e possono essere effettuati in qualunque momento, una o più volte, a seconda della volontà e delle disponibilità finanziarie dell’aderente.
Questi versamenti non sono soggetti ad aliquote e importi prestabiliti, ma rappresentano una forma di contribuzione libera, che gli iscritti possono gestire come preferiscono, guidati da motivazioni personali che esamineremo nel dettaglio alla fine di questo articolo.
Occorre ricordare, inoltre, che anche i contributi volontari sono deducibili dal reddito fino al limite di € 5.164,57 annui. In caso di superamento di tale soglia, è opportuno comunicarlo al fondo tramite l’apposito modulo di comunicazione dei contributi non dedotti, entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui sono avvenuti i versamenti, al fine di poter calcolare le imposte esatte da applicare al momento dell’erogazione delle prestazioni ed evitare così una doppia tassazione dell’importo indicato.
Come fare versamenti volontari a Previdenza Cooperativa?
Gli aderenti a Previdenza Cooperativa hanno due opzioni per procedere con i versamenti volontari. Vediamole entrambe nel dettaglio.
Contribuzione volontaria tramite bonifico
Se l’aderente sceglie di procedere autonomamente con il versamento, ha due modalità a disposizione:
- presentare in banca il Modulo per i versamenti volontari individuali, compilato in tutte le sue parti;
- effettuare il versamento tramite home banking.
Per questa seconda modalità, è necessario indicare i seguenti dati:
- Beneficiario: Previdenza Cooperativa
- IBAN: IT 86 Y 03479 01600 000802379500
- Causale: INDIV + (codice fiscale dell’iscritto) + (cognome e nome dell’iscritto)
Se il versamento volontario è destinato a un soggetto fiscalmente a carico, l’aderente dovrà compilare il Modulo per i versamenti volontari per i fiscalmente a carico e presentarlo in banca, oppure pagare tramite home banking, prestando attenzione alla causale, che in questo caso sarà:
FISCA + (codice fiscale del fiscalmente a carico) + (cognome e nome del fiscalmente a carico).
Il Fondo acquisirà le informazioni direttamente dai propri flussi bancari, alimentando il montante accumulato. Per garantire che questo processo avvenga senza ulteriori richieste agli aderenti, è essenziale prestare particolare attenzione ai dati inseriti nel modulo o nell’home banking, in particolare alla causale.
Attenzione! Se il versamento avviene nel mese di dicembre, è inoltre importante tenere presenti due aspetti:
- se l’obiettivo è ottenere la deduzione fiscale dell’importo versato nell’anno corrente, occorre disporre il bonifico entro il 31 dicembre;
- se si desidera che l’importo venga investito dal Fondo con il valore quota dello stesso mese, è necessario che il versamento sia effettuato entro il 20 dicembre.
Il versamento di contribuzione volontaria non prevede costi aggiuntivi applicati da parte di Previdenza Cooperativa.
Contribuzione volontaria tramite azienda
In alternativa, il versamento può essere fatto anche tramite l’azienda.
Per farlo, l’aderente deve scaricare e compilare il Modulo versamenti aggiuntivi in misura libera per il tramite del datore di lavoro, attraverso il quale delega l’azienda a prelevare l’importo indicato direttamente dalla retribuzione di un mese specifico dell’anno.
Il modulo, una volta firmato, va consegnato al datore di lavoro che lo completerà nelle parti a lui riservate.
Attenzione! La richiesta di versamento aggiuntivo deve essere presentata al datore di lavoro entro il mese precedente al periodo di paga indicato per il prelievo per consentire l’inserimento di questa scelta nel cedolino.
Anche in questo caso, non è necessario inviare alcuna documentazione aggiuntiva agli uffici del Fondo, poiché tutto si conclude con la consegna del modulo all’azienda. Inoltre, non sono previsti costi aggiuntivi per questa operazione.
Perché fare versamenti volontari al fondo pensione?
L’opportunità di destinare parte dei propri risparmi alla contribuzione volontaria al fondo pensione, oltretutto senza alcun vincolo di importo o di frequenza, merita un’attenta valutazione per le sue numerose ripercussioni positive.
Nel dettaglio, attraverso la contribuzione volontaria è possibile:
- incrementare l’importo del montante accumulato, con l’obiettivo di aumentare l’importo della pensione integrativa futura e di raggiungere i propri obiettivi previdenziali;
- beneficiare del meccanismo dell’interesse composto sui contributi versati, che consente una crescita esponenziale del montante grazie alla capitalizzazione periodica dei rendimenti, che generano a loro volta ulteriori rendimenti;
- ottimizzare i vantaggi fiscali, sfruttando appieno la deduzione fiscale annuale riconosciuta fino a un massimo di 5.164,57 euro, nel caso in cui l’aderente abbia effettuato versamenti inferiori a questo limite durante l’anno;
- investire i propri risparmi in una forma di previdenza complementare – il fondo pensione negoziale – che beneficia di un prelievo fiscale sui rendimenti più vantaggioso rispetto alla maggior parte degli altri investimenti, con un’aliquota del 20% anziché del 26% (per la parte di rendimenti che deriva dai Titoli di Stato, inoltre, l’aliquota si riduce ulteriormente fino a raggiungere il 12,5%).
Queste ragioni rendono molto interessante l’idea di destinare i propri risparmi a questo scopo, e andrebbero quindi valutate attentamente.
Per approfondire, invitiamo a leggere anche il nostro articolo Quanto si versa al fondo pensione negoziale?
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