Rendita fondo pensione 100 o 50

Rendita fondo pensione: 100% o 50%?

14 Ott 2024
Scritto da Redazione Previdenza Cooperativa
Rendita fondo pensione 100 o 50

Quando si avvicina il momento della pensione, l’aderente a un fondo pensione negoziale come Previdenza Cooperativa deve prendere alcune importanti decisioni riguardanti la prestazione pensionistica da richiedere

In questo articolo esploreremo come funziona la rendita del fondo pensione e quali sono le diverse opzioni disponibili

Analizzeremo quindi le considerazioni da fare al momento della scelta della rendita e le ragioni per cui potrebbe essere vantaggioso richiederla al 100% o al 50%

Successivamente, vedremo quali fattori influenzano l’importo periodico della rendita, per poi esaminare i vari tipi di rendita che è possibile richiedere a Previdenza Cooperativa.

Come funziona la rendita del fondo pensione?

Una volta maturato il diritto alla pensione pubblica, e nel caso sia iscritto alla previdenza complementare da almeno 5 anni, l’aderente può richiedere di ricevere la prestazione pensionistica integrativa. In questa circostanza, è chiamato a scegliere se richiederne l’erogazione sotto forma di rendita o capitale

Più nello specifico, deve scegliere la forma di prestazione pensionistica tra tre opzioni:

  1. Rendita al 100%: prevede una erogazione periodica del montante accumulato con l’obiettivo di integrare l’assegno pensionistico pubblico;
  2. Rendita al 50%: comporta un’erogazione periodica pari al 50% del montante accumulato, mentre il restante 50% viene erogato come capitale in un’unica soluzione;
  3. Capitale al 100%: prevede l’erogazione dell’intero montante accumulato in un’unica soluzione.

La terza opzione, però, non è sempre disponibile e può essere esercitata solo in due casi specifici:

  • se l’adesione è avvenuta prima del 29 aprile 1993;
  • se, convertendo il 70% del capitale accumulato in rendita, l’importo risultante è inferiore al 50% dell’assegno sociale, che nel 2024 ammonta a 534,41 euro mensili (quindi la rendita deve essere inferiore a 267,20 euro).

La richiesta di prestazione sotto forma di rendita (al 100% o al 50%) è invece sempre possibile, fermo restando il requisito dei 5 anni di adesione a una forma di previdenza complementare.

Per approfondire, invitiamo a leggere anche il nostro articolo Quando si va in pensione? Requisiti e opzioni.

Rendita al 100% o 50%: quale scegliere?

Come anticipato, nel caso in cui la pensione integrativa venga erogata sotto forma di rendita, l’aderente deve scegliere se destinare l’intero importo accumulato sotto forma di versamenti periodici, oppure se ricevere immediatamente metà dell’importo e il restante attraverso pagamenti periodici

La decisione dipende, tra le altre cose, dalle esigenze economiche dell’aderente al momento del pensionamento e negli anni successivi. Infatti:

  • la rendita al 100% è ideale per chi desidera maggiori stabilità e continuità nelle entrate, in quanto l’ammontare complessivo della pensione integrativa viene frazionato ed erogato periodicamente in aggiunta alla pensione pubblica, offrendo all’aderente una disponibilità regolare di denaro per gestire le proprie spese;
  • la rendita al 50%, invece, può essere una scelta adatta a chi ha un progetto o un’esigenza immediata, in quanto consente all’aderente di ricevere subito una parte del montante accumulato e di vedersi erogata la quota rimanente in modo periodico e regolare.

Non esiste una scelta universalmente valida; è essenziale valutare attentamente le proprie esigenze finanziarie, tenendo conto di un arco temporale ampio, per prevedere non solo le necessità economiche immediate ma anche le possibili esigenze future.

Come si calcola la rendita del fondo pensione?

La rendita viene calcolata convertendo il 100% o il 50% del montante accumulato al momento della pensione, a seconda della scelta effettuata. Il coefficiente di conversione, necessario per determinare l’importo della pensione integrativa, dipende da diversi fattori, tra cui:

  • l’età dell’aderente al momento della richiesta, che permette di stimare, sulla base di rilevazioni e statistiche sulla speranza di vita, la durata del periodo in cui verrà erogata la rendita;
  • il dato nazionale sulla speranza di vita, che può variare di anno in anno e influisce sulla durata prevista della rendita;
  • il genere dell’aderente, poiché, generalmente, le donne hanno un’aspettativa di vita maggiore rispetto agli uomini e potrebbero necessitare della pensione integrativa per un periodo più lungo, a parità di età di pensionamento;
  • la tipologia di rendita selezionata, poiché – come vedremo nel prossimo capitolo – i fondi pensione offrono diverse opzioni rispondenti alle diverse finalità della prestazione, come la tutela della salute o dei familiari.

Di conseguenza, l’importo della rendita non è uguale per tutti gli aderenti, ma viene influenzato da vari fattori.

Le rendite di Previdenza Cooperativa

In caso di richiesta della prestazione pensionistica sotto forma di rendita, al 100% o al 50%, l’aderente può scegliere tra diverse tipologie di rendita. Vediamo dunque quali sono quelle offerta da Previdenza Cooperativa:

  • rendita semplice: un importo erogato all’aderente finché è in vita;
  • rendita certa per 5 o 10 anni: l’importo è erogato all’aderente per tutta la vita, ma in caso di decesso prima del quinto o del decimo anno, il pagamento continua fino alla fine del periodo “certo” prescelto;
  • rendita reversibile: l’importo viene corrisposto all’aderente finché è in vita e, successivamente, al revisionario designato. L’aderente può scegliere una percentuale di reversibilità del 50%, 70% o 100%;
  • rendita contro-assicurata con restituzione del capitale residuo: viene erogata all’aderente finché è in vita e, in caso di decesso, viene corrisposto un capitale pari alla differenza, se positiva, tra il montante iniziale su cui è stata calcolata la rendita e le rate già versate.

Per le prime tre opzioni, è possibile aggiungere la garanzia LTC (Long Term Care), che prevede il pagamento di una rendita aggiuntiva pari all’importo della rendita principale in caso di perdita dell’autosufficienza.

A seconda della tipologia di rendita scelta, l’importo erogato può variare: ad esempio, la rendita semplice offre un importo più elevato, mentre le altre opzioni prevedono importi più contenuti.

Anche questa scelta va fatta con molta attenzione, tenendo conto sia degli obiettivi personali che delle esigenze familiari e del livello di protezione desiderato.

Per fare delle opportune valutazioni sulla rendita da richiedere, consigliamo di utilizzare i nostri Simulatori.

Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota Informativa.

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