Per offrire una solida base finanziaria al proprio progetto di pensione integrativa, chi aderisce a un fondo pensione negoziale dovrebbe sempre considerare l’importanza di attivare il contributo minimo mensile a proprio carico.
In questo articolo spiegheremo cos’è il contributo minimo mensile e quali sono i vantaggi, sia finanziari che fiscali, che questa scelta offre per il proprio futuro previdenziale.
Analizzeremo poi nel dettaglio il contributo minimo mensile previsto dai CCNL di riferimento di Previdenza Cooperativa, il fondo pensione negoziale destinato ai lavoratori, soci e dipendenti, delle imprese cooperative, oltre che ai lavoratori addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria.
Infine, vedremo come l’attivazione di questa forma di contribuzione permetta di beneficiare del versamento aggiuntivo da parte del datore di lavoro, un’opportunità significativa per chi aderisce al Fondo.
Indice dei Contenuti
Cos’è il contributo minimo mensile al fondo pensione?
Gli aderenti a un fondo pensione negoziale, oltre a conferire il TFR, possono scegliere di aggiungere una contribuzione a proprio carico, calcolata in percentuale sulla retribuzione mensile. Questa somma viene trattenuta direttamente in busta paga dal datore di lavoro e successivamente versata dallo stesso al fondo.
Il lavoratore ha la possibilità di scegliere liberamente l’importo da versare, purché sia almeno pari alla percentuale minima prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) applicabile.
Questa scelta offre numerosi vantaggi, tra cui:
- accrescere il capitale destinato alla pensione integrativa, in quanto si tratta di avere un flusso di contributi che si aggiunge al solo TFR;
- sfruttare appieno la deducibilità fiscale dei contributi versati, fino a un massimo di 5.164,57 euro annui, con conseguente riduzione del reddito imponibile e dell’IRPEF trattenuta in busta paga;
- ricevere il contributo aggiuntivo da parte del datore di lavoro, calcolato anch’esso in percentuale sulla retribuzione, un diritto che matura solo ed esclusivamente in caso di attivazione della contribuzione mensile a carico del lavoratore.
Si tratta dunque di un’importante opportunità che permette di risparmiare sulle imposte e di incrementare il capitale accumulato, rendendo più semplice preservare il proprio tenore di vita al momento della pensione.
Infine, ricordiamo che, oltre al TFR e al contributo mensile, l’aderente può decidere di effettuare anche versamenti volontari di importo variabile e senza vincoli temporali.
Quali sono le percentuali del contributo minimo mensile a Previdenza Cooperativa?
Per gli aderenti a Previdenza Cooperativa, la percentuale del contributo minimo mensile varia in base al CCNL di riferimento.
Di seguito vengono riportati alcuni dei principali contributi minimi previsti nei CCNL afferenti al settore della Cooperazione:
- CCNL per i dipendenti da imprese della distribuzione cooperativa: 0,55% della retribuzione utile al calcolo del TFR;
- CCNL per i dipendenti da Aziende Cooperative e Consorzi Agricoli: 1% ;
- CCNL per i dipendenti da cooperative di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici e lavorazione prodotti alimentari: 1%;
- Lavoratori dipendenti addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria: 1%;
- Lavoratori dipendenti di cooperative sociali: 1%;
- Dirigenti di azienda dipendenti da imprese cooperative: 1%.
Le aliquote sopra indicate sono quelle attualmente in vigore. Tuttavia, queste informazioni non sostituiscono né interpretano le disposizioni contenute nei contratti collettivi, che possono essere soggetti a modifiche. I contratti e gli accordi collettivi rappresentano infatti l’unica base giuridica vincolante.
È importante sottolineare che la percentuale indicata per ciascun CCNL rappresenta il contributo minimo richiesto al lavoratore per accedere al contributo aggiuntivo del datore di lavoro, che approfondiremo più avanti.
Il lavoratore ha comunque la facoltà di aumentare il proprio contributo oltre il minimo stabilito, comunicandolo al datore di lavoro in qualsiasi momento. La modifica avrà effetto a partire dal mese successivo alla comunicazione. Gli incrementi possono essere effettuati in scaglioni multipli di 0,5% (consentendo al lavoratore di aggiungere lo 0,5%, l’1%, l’1,5%, il 2%, e così via).
Per approfondire, consigliamo la lettura della Scheda “I destinatari e i contributi”, contenuta nella Nota Informativa.
Contributo minimo mensile e versamento aggiuntivo dell’azienda
Come anticipato, chi attiva il contributo minimo mensile ha diritto a ricevere un contributo aggiuntivo da parte del datore di lavoro. Vediamo in dettaglio le percentuali riconosciute, in base ai CCNL di riferimento sopra menzionati:
- CCNL per i dipendenti da imprese della distribuzione cooperativa: 1,55% della retribuzione utile al calcolo del TFR
- CCNL per i Dipendenti da Aziende Cooperative e Consorzi Agricoli: 1%
- CCNL per i dipendenti da cooperative di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici e lavorazione prodotti alimentari: 1,2%
- Lavoratori dipendenti addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria: 1,2%
- Lavoratori dipendenti di cooperative sociali: 1,5%
- Dirigenti di azienda dipendenti da imprese cooperative: tra il 6% e il 9%
Anche in questo caso, il riferimento ufficiale resta il proprio CCNL, aggiornato all’ultimo rinnovo.
Va sottolineato che il contributo a carico del datore di lavoro è un vantaggio riservato esclusivamente agli aderenti ai fondi pensione negoziale, come Previdenza Cooperativa. Questo versamento aggiuntivo confluisce nella posizione individuale dell’aderente, integrandosi con i contributi versati dal lavoratore e con i rendimenti della gestione finanziaria e andando ad accrescere il montante complessivo che servirà a determinare l’importo della pensione integrativa futura.
Infine, è importante precisare che l’aliquota mensile del contributo aziendale è fissa (non può essere aumentata) e varia in base al CCNL applicabile, al livello contrattuale e all’anzianità di servizio.
Sul tema consigliamo anche la lettura del nostro articolo Quanto si versa al fondo pensione negoziale?
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota Informativa.