comparti Previdenza Cooperativa

Quali sono i comparti di Previdenza Cooperativa

13 Giu 2024
Scritto da Redazione Previdenza Cooperativa
comparti Previdenza Cooperativa

I fondi pensione multicomparto, come Previdenza Cooperativa, offrono ai propri aderenti l’opportunità di scegliere tra diverse opzioni di investimento, che rispondono a differenti esigenze dell’aderente in termini di orizzonte temporale e di propensione al rischio.

In questo articolo vedremo come si sviluppa la gestione finanziaria dei contributi versati dagli aderenti a Previdenza Cooperativa, approfondendo i concetti di comparto e di rapporto rischio/rendimento.

Vedremo poi, nel dettaglio, il funzionamento dei tre comparti del fondo – Bilanciato, Dinamico e Sicuro – approfondendo la loro composizione, gli obiettivi finanziari e gli orizzonti temporali di permanenza ideali.

Infine, scopriremo in che modo gli aderenti possano ottimizzare la propria presenza in un fondo multicomparto come Previdenza Cooperativa attraverso lo switch della linea di investimento nel corso del proprio percorso previdenziale.

Contributi degli aderenti: la gestione finanziaria di Previdenza Cooperativa

La gestione finanziaria di Previdenza Cooperativa è prevalentemente affidata a intermediari professionali specializzati (banche, assicurazioni, SGR, SIM) sulla base di apposite convenzioni di gestione.

I gestori, selezionati sulla base di un processo di selezione a evidenza pubblica, sono tenuti a operare sulla base delle politiche di investimento deliberate dal Fondo.

Previdenza Cooperativa offre diverse alternative per investire i contributi (aderente, datore di lavoro e TFR), chiamate linee di investimento (o anche comparti o opzioni di investimento) che si differenziano in base agli strumenti finanziari che vengono acquistati (azioni, obbligazioni, titoli di stato) dai gestori finanziari. Tali alternative sono caratterizzate da differenti rapporti di rischio-rendimento e ottimizzate sulla base di uno specifico orizzonte temporale di permanenza nel comparto.

La politica di investimento definita dal Fondo per ciascun comparto, nel rispetto delle regole dettate dalla legge per la previdenza complementare, offre un’ampia diversificazione degli investimenti sui principali mercati e un’elevata qualità degli strumenti finanziari in portafoglio.

Quando si parla di investimenti, occorre sapere che, tipicamente, al crescere del rischio potenziale sul capitale corrisponde a una maggiore variabilità del rendimento atteso

Ciascun investitore ha una sua personale propensione al rischio, che può essere più o meno elevata, anche in relazione al tempo che ha a disposizione davanti a sé prima del pensionamento. 

In sostanza, maggiore è la distanza dall’età di pensionamento, maggiore è la possibilità di “sopportare dei rischi”, dal momento che il tempo permette il recupero di eventuali perdite. 

Viceversa, minore sarà il tempo a disposizione, più l’investitore punterà su investimenti meno rischiosi.

È quindi di fondamentale importanza ricordare che i rendimenti dei fondi pensione, per la loro stessa natura, vanno analizzati in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo, coerente con il proprio orizzonte previdenziale, senza lasciarsi influenzare in misura eccessiva dai risultati di breve termine. Su tali periodi momenti di turbolenza dei mercati possono considerarsi come inevitabili.

Inoltre, le modalità di funzionamento del Fondo tendono di per sé ad attenuare gli effetti delle oscillazioni dei mercati finanziari, prevedendo flussi di versamento periodici della contribuzione (TFR, contributo aderente e contributo azienda) e, quindi, distribuiti nelle varie fasi di mercato.

I versamenti periodici consentono di livellare gli “up and down” del mercato e tendono a mitigare il rischio di entrata/uscita dai mercati (il c.d. market-timing: nelle fasi positive o rialziste si tende a entrare in massa in mercati dove i prezzi sono già alti e, viceversa, nelle fasi negative o ribassiste si tende ad uscire, a chiudere le posizioni).

Da ultimo, si ricorda che l’aderente, all’atto dell’adesione, può scegliere uno o più comparti in cui far confluire i versamenti contributivi, con facoltà di modificare tale scelta nel tempo.

Vediamo le caratteristiche di ciascun comparto.

1. Comparto Bilanciato

L’obiettivo finanziario del Comparto Bilanciato è realizzare un rendimento superiore alla rivalutazione attesa del TFR nel medio/lungo periodo (tipicamente tra i 5 e i 15 anni), rispondendo alle esigenze di un soggetto che privilegia la continuità dei risultati nei singoli esercizi, comunque accettando una moderata esposizione al rischio.

Classificato dalla COVIP come comparto obbligazionario misto, la sua gestione delle risorse è suddivisa tra strumenti di natura obbligazionaria (70%) e strumenti di natura azionaria (30%).

Il comparto è caratterizzato inoltre da investimenti in “economia reale”, cosiddetti investimenti alternativi, attraverso la partecipazione a due Fondi d’investimento alternativi (FIA). 

Obiettivo di entrambi i FIA è sostenere la crescita delle piccole e medie imprese lungo il loro ciclo di vita e favorire lo sviluppo del sistema produttivo nazionale con la garanzia dell’adozione di adeguati standard in tema di occupazione, sicurezza sul lavoro e welfare aziendale.

Si tratta del comparto destinato ad accogliere:

  • i contributi relativi alle posizioni degli aderenti che non hanno indicato alcuna opzione di investimento nel modulo di adesione;
  • i contributi che scaturiscono dalle adesioni contrattuali di iscritte/i con età inferiore a 55 anni al momento dell’adesione.
comparto bilanciato previdenza cooperativa

Per saperne di più, visita la pagina dedicata al Comparto Bilanciato.

2. Comparto Dinamico 

Il Comparto Dinamico è la linea di investimento che risponde alle esigenze di un soggetto che ricerca rendimenti più elevati nel lungo periodo (oltre i 15 anni) ed è disposto ad accettare una maggiore esposizione al rischio con una certa discontinuità dei risultati nei singoli esercizi. 

Il comparto è pertanto contraddistinto da obiettivi di redditività superiori sia alla rivalutazione attesa del TFR che a quella del Comparto Bilanciato.

Classificato dalla COVIP come comparto azionario, la gestione delle risorse è suddivisa tra strumenti di natura obbligazionaria (50%) e strumenti di natura azionaria (50%).

comparto dinamico previdenza cooperativa

Per saperne di più, visita la pagina dedicata al Comparto Dinamico.

3. Comparto Sicuro

Il Comparto Sicuro è la linea di investimento con l’obiettivo di realizzare, con elevata probabilità, rendimenti che siano almeno pari alla rivalutazione del TFR lasciato in azienda in un orizzonte temporale di breve periodo (pari o inferiore a 5 anni)

Classificato dalla COVIP come comparto garantito, esso è dedicato agli aderenti con una propensione al rischio bassa o ormai prossimi al pensionamento, che si propongono di consolidare il proprio capitale senza ulteriori rischi.

Si tratta, inoltre, del comparto destinato ad accogliere:

  • i flussi di TFR conferiti tacitamente, quelli cioè derivanti dall’adesione automatica alla previdenza complementare nel caso in cui il lavoratore non indichi la sua scelta tra il fondo pensione e l’azienda;
  • la parte di montante di cui viene richiesto il frazionamento in caso di richiesta di rendita integrativa temporanea (RITA), salvo diversa volontà degli iscritti;
  • i contributi che scaturiscono dalle adesioni contrattuali di iscritte/i con età maggiore o uguale a 55 anni al momento dell’adesione.

La politica di gestione è orientata all’investimento prevalente in strumenti obbligazionari di breve/media durata (di emittenti sia pubblici che privati), con la possibilità di investire una componente residuale in titoli azionari (massimo il 10%). 

La peculiarità di questo comparto è la garanzia di restituzione dell’intero capitale versato nella posizione individuale alla scadenza della Convenzione, al netto di eventuali anticipazioni e/o riscatti, delle imposte e dei costi di gestione. La garanzia è fornita anche nel corso della durata della convenzione qualora si realizzi uno dei seguenti eventi:

  • riscatto per perdita dei requisiti di partecipazione;
  • anticipazioni per ulteriori esigenze;
  • RITA, salvo i casi di revoca della stessa;
  • esercizio del diritto alla prestazione pensionistica;
  • riscatto per decesso;
  • riscatto per invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo;
  • riscatto per cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi;
  • anticipazioni per spese sanitarie, per acquisto e ristrutturazione della prima casa;
  • trasferimento per perdita dei requisiti di partecipazione;
  • riscatto parziale per inoccupazione compresa tra 12 e 48 mesi.

Si ricorda che, nel 2023, è stata rinnovata la Convenzione con il gestore del comparto oltre al mantenimento della garanzia del 100% del capitale alla scadenza, ovvero nel corso della durata della stessa; il Fondo ha inoltre ottenuto l’aumento del novero dei cd. eventi garantiti (il più ampio offerto dal settore) e una sostanziale riduzione dei costi annuali.

comparto sicuro previdenza cooperativa

Per saperne di più, visita la pagina dedicata al Comparto Sicuro.

Attenzione, è importante ricordare i seguenti aspetti: 

  • i rendimenti sono soggetti alle oscillazioni dei mercati finanziari. Inoltre, i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri e potrebbero non essere ripetuti. Il valore dell’investimento può scendere così come salire e non è garantito, mentre in presenza di una garanzia il rischio è limitato ma il rendimento risente dei maggiori costi dovuti alla garanzia stessa;
  • occorre sempre guardare ai risultati di un fondo pensione facendo riferimento a orizzonti temporali di medio-lungo periodo, coerenti con la natura del risparmio previdenziale, nei quali momenti di turbolenza dei mercati possono considerarsi come inevitabili.

Linee di investimento e cambi di comparto

Quelli appena illustrati sono tre comparti molto diversi tra loro, tra i quali l’aderente può scegliere sia al momento dell’adesione sia nel corso della contribuzione, passando da uno all’altro attraverso la procedura gratuita definita “switch”. Occorre, tuttavia, ricordare che il cambio comparto può essere fatto soltanto dopo una permanenza di almeno 12 mesi nel comparto inizialmente scelto.

Prima di effettuare tale scelta, è bene controllare le caratteristiche dei comparti e valutare attentamente i più adatti in base alla propria propensione al rischio e al proprio orizzonte temporale di investimento.

Ricordiamo che, all’atto dell’adesione, è prevista la compilazione di un questionario di autovalutazione, sottoposto per raccogliere alcune informazioni riguardanti le proprie conoscenze previdenziali e la propria propensione personale al risparmio. Sulla base di tali informazioni è possibile orientarsi verso il comparto più adatto al proprio profilo personale e alle proprie esigenze previdenziali.

Il principio sottostante il questionario è il seguente: in linea generale, un lavoratore dovrebbe puntare inizialmente sul comparto maggiormente rischioso, sfruttando un orizzonte temporale molto lungo, in modo da ottenere alti rendimenti e “sopportare” le oscillazioni del mercato. In seguito, via via che si va avanti nel tempo, si dovrebbe passare ai comparti meno rischiosi, per poi concludere in prossimità della pensione con il comparto dotato di garanzia sul capitale presente nella posizione individuale.

L’Assemblea dei soci di Previdenza Cooperativa del 15 maggio 2024, a tal proposito, ha avviato le prime riflessioni sull’individuazione del comparto Bilanciato come linea di investimento iniziale per le adesioni esplicite. 

Il cosiddetto comparto di “default” consentirebbe di collocare i nuovi iscritti nel Bilanciato con l’obiettivo di distinguere il momento dell’adesione da quello della scelta del comparto.

Di conseguenza, l’aderente – ricevuta la lettera di benvenuto – avrebbe così la facoltà di trasferire la propria posizione individuale a un altro comparto se lo riterrà più opportuno e confacente alle proprie esigenze, oppure lasciare la propria situazione invariata, indipendentemente dal periodo minimo di permanenza e senza alcun costo.

Per ulteriori approfondimenti, invitiamo a consultare la nostra pagina dedicata alla Gestione finanziaria.

Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota Informativa.

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